Diritti Sociali del Bambino: Legge, Normative e Libertà Educativa

Molto si è parlato in questi ultimi tempi dei diritti dell’uomo, e specialmente dei diritti del lavoratore, ma è giunto il momento di parlare dei diritti sociali del bambino.

MARIA MONTERSSORI

La cosa importante non è tanto che ad ogni bambino debba essere insegnato, quanto che ad ogni bambino debba essere dato il desiderio di imparare.”

JOHN LUBBOCK

COSA DICE LA LEGGE

Il progetto nasce con il macro obiettivo di edificare virtualmente una piazza avente lo scopo di diventare spazio di incontro e di confronto di tutte quelle realtà educative, fortemente ispirate dai principi delle Indicazioni Nazionali, che attualmente vengono percepite come “alternative e non formali”, ma che in realtà si discostano da quei contesti obsoleti che vincolano l’apprendimento a sistemi di massa, nozionistici e di prestazione, più affini a protocolli aziendalistici, che in realtà sono lontani da ciò che, invece, viene prescritto: “Le trasmissioni standardizzate e
normative delle conoscenze, che comunicano contenuti invarianti pensati per individui medi, non sono più adeguate
” (La scuola nel nuovo scenario).

Il minimo comun denominatore, che accomuna i partecipanti, è LA SCELTA di coerenza con la sfida educativa disegnata dal legislatore, consapevole e aggiornata, nonché costituzionalmente garantita.

Sotto i riflettori, si posiziona la dignità e la coerenza di tale scelta, che può esprimersi e declinarsi adeguatamente ed efficacemente solo se opportunamente conosciuta e divulgata, mentre attualmente è troppo spesso taciuta, o peggio non garantita, addirittura vessata, a discapito proprio dei bambini.

Insomma, lo scopo è quello di dare risalto, significato e contenuti al concetto di LIBERTA’ EDUCATIVA che risiede sia nella dimensione genitoriale, sia in quella professionale dell’insegnante e che si estende nello spazio delle Indicazioni Nazionali del 2012 . L’ambizione del progetto è quella di allearsi per stravolgere il comune sentire, ancora legato a modelli didattici tradizionali di tipo prevalentemente trasmissivo, riscoprendo il concetto di “obbligo di istruzione” alla luce di una nuova missione educativa (che tanto nuova poi non è).

Il presupposto di tale programma si fonda, infatti, sul postulato che gli obbligati non sono i bambini (obbligo di apprendere), ma che il vincolo di istruire ricada sugli adulti (obbligo di far apprendere di e accompagnare al raggiungimento dei traguardi), i quali devono, pertanto, garantire il diritto dei bambini di ricevere una efficace e positiva educazione (art. 30 e art. 33 della Costituzione), che sia poi certificata con una valutazione autentica.

Se quindi i bambini sono i detentori del diritto di avere accesso al “sapere” e di raggiungere traguardi di sviluppo delle competenze previste dalle Indicazioni Nazionali, gli adulti sono coloro che devono responsabilmente considerare le modalità migliori per assolvere a questo obbligo: insomma l’onere non è quello di andare a scuola e di avere buoni voti, ma è quello di creare contesti educativi che si prendano carico del diritto di crescere serenamente e in ambienti ove sia garantito il pieno sviluppo della persona umana (art. 3 della Costituzione).

Al centro di qualunque sistema educativo, che perciò non può essere unico e immutabile, occorre individuare proprio il diritto di sviluppo della persona e riconoscere che la conoscenza non è fine ultimo da misurare, ma è strumento volto a integrare, a far evolvere ed emancipare ogni piccolo cittadino (sviluppo competenze trasversali).

L’idea è proiettata a ribadire tale lettura costituzionale e a divulgare una maggiore sensibilità sul senso dell’esperienza educativa sancita dalle Indicazioni Nazionali che contribuisca anche a permettere una più ampia conoscenza della possibilità di accedere ai variegati contesti educativi, che siano legalmente riconosciuti e strutturati attraverso nuove alleanze e un rinnovato patto di corresponsabilità.

Ovviamente, tale apertura deve essere supportata dall’impegno di divulgare cultura e consapevolezza pedagogica, in modo tale che essa diventi il prevalente terreno su cui far incontrare le coscienze delle famiglie con le esigenze didattiche istituzionali, affinché le finalità dell’istruzione e non solo delle scuole statali o paritarie, possano finalmente essere definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale, essendo essa stessa posta al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi.

È ora di fare chiarezza.

Illustrazione di Ilaria Faccioli dal libro Le Regole raccontate ai bambini

Alcune informazioni utili che tutti, ma proprio tutti, dovrebbero sapere per educare consapevolmente.

LE FONTI NORMATIVE SULL’ISTRUZIONE PARENTALE E SUL SISTEMA EDUCATIVO . Notizie dal MIUR.

LE INDICAZIONI NAZIONALI QUESTE SCONOSCIUTE.
Per parlare una lingua comune cominciamo da
qui e dai nuovi scenari educativi.

ISTRUZIONE PARENTALE E DIALOGO SCUOLA E FAMIGLIA. Riflessioni e argomentazioni su Orizzontescuola.itLAIF
ESAME DI IDONEITÀ. UN TERRENO DA COLTIVARE INSIEME.
Decreto Ministeriale a.s. 2020 /21
Riflessioni sul tema
Una famigliaL’APPRENDIMENTO IN FAMIGLIAOrizzontescuola.it

Altre fonti relative al diritto di istruzione su cui riflettere: in che modo stiamo dando applicazione a tali norme nel nostro Paese?

LA DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI PROCLAMATA DALl’Assemblea Generale delle Nazioni Unite NEL 1948

La Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Convention on the Rights of the Child – CRC), approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e ratificata dall’Italia il 27 maggio 1991 con la legge n. 176

L’AGENDA 2030

Sito web creato con WordPress.com.

Su ↑

maryrosemporiobenessere

La salute dipende da come si vive e dalla tranquillità interiore - Rosa Luxemburg

La Danza della Pioggia

''Comic books will break your heart''

Una sognatrice fallita.

...E anche oggi riproviamoci!

Medicina, Cultura, e Legge.

Articoli su Medicina, Legge e Diritto, ma anche Aforismi, Riflessioni e Poesie.

Matematica in gioco

Visita la pagina Facebook MATEMATICA IN GIOCO!