Chi sono

Prima di iniziare con le presentazioni, ho bisogno di porre due fondamentali domande.

La prima: era necessario per l’umanità un nuovo blog, insomma qualcuno ne percepiva l’urgenza? Evidentemente no!

La seconda domanda invece è la seguente: per quale motivo cimentarsi in questa impresa e quali contenuti e argomenti affrontare per curare questa pagina? Insomma, perché? E la risposta, parere mio, è straordinaria: non ne ho idea!

Quindi, i presupposti per iniziare un viaggio senza delle coordinate precise, direi che ci sono tutti; si navigherà a vista. Pertanto, se non hai voglia di proseguire nella lettura, ti comprendo.

Se invece ti stuzzica la curiosità e hai anche una buona dose di coraggio, ti chiedo di accompagnarmi.

Io sono Mary, che non è il mio nome di battesimo, ma è il simbolo di una parte di me, quella che tende a semplificare le cose, o a stravolgerle se vogliamo. Maria Rosaria, il mio nominativo sui documenti, è un nome impegnativo, lungo e carico di un retaggio familiare che un po’ mi risulta pesante e che non mi appartiene, per cui eccomi, ciao, sono Mary!

Sono una lupacchiotta, nata e vissuta nella capitale; Roma caput mundi mi verrebbe da dire. Sono ufficialmente maggiorenne da più di 20 anni e da poco entrata nel tunnel degli ‘anta’; per nulla d’accordo con questa faccenda che da questo girone non se ne uscirà più: arrivati i quaranta, si attendono i cinquanta e ancora i sessanta e così via, insomma da ora in poi “[c]anta” tanto non ti passa… e vabbè.

La mia vita è stata decisamente nella norma e forse poco interessante: bimba romantica; adolescente garbatamente impertinente e in balia di forti passioni; ventenne laureata in legge; trentenne sposata e responsabilmente, ma poco felicemente, introdotta nel mondo del lavoro, per quasi 10 anni; gioiosamente mamma di due meravigliose creature, Samuele e Beatrice, venute al mondo, e di una troppo libera per atterrare sulla terra e volata in cielo prima di mostrarsi. In questo simpatico quadretto familiare, ci riempie la vita, con le sue slurpate esuberanti, la nostra Hope, cucciola maremmana/abruzzese (o mastino abruzzese, non lo sapremo mai!), da poco liberata da un canile che, a conti fatti, risulta essere il quarto cagnolone che tiriamo fuori da una cella e che ci salva l’esistenza.

Il bello è che questa è stata la realtà mia, e della mia famiglia, più o meno fino al 2 luglio 2020, giorno in cui rompo finalmente le catene interiori e faccio una scelta di vitale libertà.  Questa folle modifica di traiettoria è la vera motivazione che muove dentro me e che vuole impellentemente uscire.

Ora che ci penso bene quindi, non voglio parlare di me, perché è complicato raccontare di come io mi ritrovi in tanto di ciò che mi circonda; mi riconosco in canzoni, in esperienze, in storie di vita. Mi sento una caccia al tesoro ambulante, perché ogni volta che risolvo un indizio, sento tintinnare una parte del mio cuore, che si agita elettrizzato, esclamando – eccomi, eccomi, ce l’ho! -.

E visto che la sintesi non è il mi forte, trovo una lungaggine noiosa elencare tutti i seminari, i corsi, gli approfondimenti che ho affrontato in questi ultimi 4 anni, circa materie “essenziali”come la comunicazione, la competenza emotiva e le modalità di apprendimento; preferisco condividerne gli effetti e farli toccare, annusare, gustare, assaporare… vivere insomma. Per cui, chi sono e cosa diventerò con questa scelta, lo scoprirò solo raccontando e descrivendo le emozioni che verranno e chi vorrà… lo scoprirà con me!

Ok, ok, lo so, vi starete chiedendo – sì, bello tutto, ma quale scelta hai fatto?? –

Avete ragione! Per cui eccomi qui, a raccontare della storia che ha inizio il 2 luglio, quando con una comunicazione ufficiale, la nostra famiglia notifica alle Istituzioni di competenza che, da settembre, si avvarrà dell’ ”educazione parentale” per i propri figli. Insomma la dichiarazione è formalizzata: siamo ufficialmente homeschoolers!!

Ora che ci penso, questo blog diario un senso lo ha: credo proprio di avere bisogno di un contenitore dove raccogliere gli appunti di un esclusivo viaggio di crescita e cambiamento, che travolgerà il nostro nucleo familiare.

Immagino e spero che proprio in queste pagine virtuali, che auspico diventino cartacee, chissà, i miei figli possano trovare le risposte per una scelta così radicale e stravolgente, che oggi ha tutto il fascino di una coraggiosa ribellione di un cuore impavido, ma che reca in sé anche la pressante fatica che solo i salmoni potrebbero comprendere: questi, infatti, diventano adulti in mare e risalgono i fiumi, controcorrente, per deporvi le uova e garantire così alla prole acque ben ossigenate e molto dolci…

Per concludere quindi, non ho la pretesa di esaurire qui la mia presentazione perché darei solo la mia parziale versione, sarebbe autoreferenziale. Per cui, chi sono e cosa diventerò, lo scoprirò solo raccontando e descrivendo le emozioni che verranno. La nuova me emergerà dai racconti che verranno a galla come un messaggio in bottiglia abbandonato in questo oceano di parole.

Lascio a chi mi accompagnerà in questo cammino, il gusto di avere la propria idea e di riconoscersi nel proprio “pezzetto di specchio”.

Pronti a partire? Allora, su il sipario, che la storia abbia inizio!