DI COSA SI TRATTA?

Ho pensato a un Network rivolto a tutti gli “artigiani dell’educazione”, cioè tutti coloro che hanno SCELTO di accompagnare il processo di crescita dei bambini, delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze, con progetti educativi caratterizzati da una dimensione più umana, più naturale, spontanea e attenta a valorizzare l’unicità di ogni fruitore (bambino/a, ragazzo/a), riconosciuto come prezioso, coerentemente con i principi sanciti dalla Costituzione e ribaditi nelle Indicazioni Nazionali.

Gli Eduartigiani sono ovunque ci sia stata la decisione di impegnarsi per una progettualità educativa che metta al centro la persona e che accolga l’idea di investire su esperienze a sua misura, dove l’obiettivo sia “educere” il valore di ciascuno. Le botteghe educative sono quegli ambienti dove sia stata eliminata ogni idea di omologazione educativa e l’avventura di accompagnare le bambine e i bambini, nella crescita, sia vissuta come un viaggio di reciproco arricchimento, carico di valori pedagogici.

Insomma, il richiamo all’artigianato può risultare forte ma è funzionale ed efficace per evocare le modalità di lavoro destinate al risultato finale: un pezzo unico e NON industriale.

Quindi possono essere definiti Eduartigiani i genitori che hanno scelto un processo educativo differente dal tradizionale, come gli homeschoolers, ma anche come quelli che hanno optato per la partecipazione a progetti di comunità educanti o di educazione alternativa, sperimentale, non formale e non paritaria. Ma sono Eduartigiani anche quelli che, all’interno del tessuto scolastico tradizionale, cercano di cucire e ricamare un’interazione tra le famiglie e la scuola, per poter esplicitare e condividere comuni intenti educativi.

Le “Botteghe” degli Eduartigiani possono essere rintracciate nei progetti di facilitatori e di accompagnatori che si sono fatti carico di questo lavoro certosino, organizzando l’esperienza di apprendimento fuori dai contesti di istruzione tradizionale, ma anche in quelli proposti da insegnanti o dirigenti coraggiosi e sensibili alle necessità dei propri alunni, che portano un po’ di artigianato educativo nei luoghi scolastici più consueti, attualizzando e rendendo tangibili i principi delle Indicazioni Nazionali.

“Ho visto un angelo nel marmo e ho scolpito fino a liberarlo (cit. anonimo-attribuito a Michelangelo Buonarroti)”. Ecco, gli Eduartigiani sono tutti gli adulti che hanno scelto di essere mastri educativi e che hanno reso il processo di apprendimento un lavoro finalizzato a liberare il potenziale e il valore di ogni bambino, per renderlo un “pezzo unico” al mondo, accogliendo i principi sanciti dalla legge, per cui non sono gli “alternativi”, sono coloro che semplicemente applicano il meraviglioso scenario delle Indicazioni Nazionali.

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