
Tranquillo, qui un’anima non può essere schiacciata: per quello c’è la vita sulla Terra!
dal film soul
Tenere a bada i pensieri è impresa ardua quando sei soggetto a misure di contenimento, perché puoi contenere tutto ma una mente sognante e irrequieta come la mia, come si placa? E quella dei bambini? E l’entusiasmo, la curiosità?
Questo, per la nostra famiglia, sarebbe stato un periodo di visite a musei, mostre, presepi, piccoli viaggi; abitudini così radicate nei nostro vissuto che anche in tempo di covid continuano ad accendersi, qui e lì nella testa, desideri a cui, ahinoi, dobbiamo rinunciare. Nessun lamento però, anzi il periodo sarà sfidante!




Confesso che le limitazioni imposte dalla legge, unite alle colorite interpretazioni del variopinto pensiero italico, rendono il tutto fastidiosamente difficile, ma anche oggi il mio messaggio dall’universo l’ho ricevuto.
Ascoltando distrattamente una trasmissione sulla Festa della famiglia, mi è saltato all’orecchio un passaggio: “è il momento di avere coraggio creativo”.
Ho accolto questo suggerimento e l’ho elaborato, riadattandolo immediatamente al mio percorso, anche perché, per chi crede come noi nell’educazione libertaria, è fondamentale avere coraggio; inoltre è essenziale mantenere viva la creatività e la voglia di ricercare fonti interessanti a cui attingere, soprattutto se il tempo di contenimento non può essere riempito né (fortunatamente) dall’incubo dei “compiti a casa”, né (purtroppo) dalla possibilità di vivere esperienze costruttive fuori casa.
Quindi, in questi giorni lunghi e apparentemente derubati di ogni alternativa, penso proprio a questo: “cosa me ne faccio di questa libertà mentale se poi a frustrarmi è il sequestro fisico ed emotivo? Davvero l’unica alternativa culturale da sottoporre ai ragazzi, freezati a casa in un “non è tempo”, che sta durando da quasi un anno e che pesa però come un secolo, sono i compiti a casa?
Sul serio, per congelare ogni pulsione verso la scoperta dell’esterno, siamo costretti a provare paura? Paura per la malattia, per la multa, per il giudizio altrui….
Mmm, non può essere.
Così mi sono affidata alle passioni suggerite dagli Gnometti; perciò sono stati benevolmente accolti gli esercizi per suonare la chitarra, che ci indirizzano alla concentrazione sul ritmo, sull’attesa e sull’ascolto reciproco.



Poi i tanti doni trovati sotto l’albero, sicuramente ci impegneranno per qualche ora: per esempio, tra la produzione chimica, ad alto rischio, di frizzabombe per il bagnetto e la prestazione di sublime cucina, che ci ha impegnati nella preparazione dei gustosi pancakes, vuoi che non si impari qualcosa?
Ed infatti! Abbiamo imparato che i pancakes derivano da un’antichissima ricetta greca, i ” taganites ” nel 500 a.c, fatta propria dai romani a cui dobbiamo gli “alita dolcia”, ricetta poi diffusa in Europa.
Solo gli americani però aggiunsero il lievito a questa secolare ricetta e questo ingrediente ha trasformato le attuali frittelle nei più famosi pancakes.
E che il lievito fosse un fungo chi lo sapeva!!!




E come non collegare queste fantastiche scoperte con l’ultimo ritrovamento fatto a Pompei della più antica bottega di street food che la storia ricordi? Tra l’altro proprio ieri sera, una interessante trasmissione televisiva ci ha raccontato degli ultimi scavi di Pompei e di come l’uomo, per certi aspetti, sia uguale a sé stesso da secoli.
Se poi uniamo a tutto questo, i momenti di spontanea lettura dello Gnom-ometto e di dolce scrittura della Gnometta, tutti i vecchi demoni, portatori del senso di colpa e della tentazione alla lamentela insieme allo smarrimento, sono efficacemente tacitati.



Insomma l’educere, il tirar fuori dall’animo, anche in questa occasione parrebbe essere un’ottima alternativa alla desolante coercizione forzata del fisico, che non può trasportare i nostri pensieri alla deriva.
In conclusione poi, per me è impossibile non citare un altro piccolo gioiello, scoperto in questi giorni densi e lenti, trovato sempre grazie al suggerimento del saggio Gnom-ometto che, invitandoci ad “un pomeriggio cinema”, ci ha fatti immergere nel nuovo film della Disney: “Soul”, costringendoci, inconsapevolmente, all’ennesimo esame di coscienza.
Solitamente non mi lancio in suggerimenti, ma questa volta vale la pena trasgredite; il film è un’ esperienza che consiglio proprio di vivere… poi magari, sarà più facile mettersi alla ricerca della propria scintilla vitale, per superare lo sgomento, la rigidità, lo smarrimento e magari anche quella voglia smoderata di cambiare “l’altro”, che sottrae tante energie all’unica vera impresa, degna di essere compiuta: modificare noi stessi.
Vi saluto, augurandovi pensieri gioiosamente elastici che vi conducano ad una luminosa ricerca di scintille di vita e spero sinceramente che quest’ultima, su questa Terra, schiacci il meno possibile le nostre essenze.
Buon anno di cambiamento scintillante allora!
A presto.
Mamma aquilone
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